La sfida virale del Grinch su TikTok dimostra (ancora una volta) che sulle reti abbiamo perso la testa

Il Grinch generato dall'intelligenza artificiale con il logo TikTok

Siamo al 27 dicembre e questo significa che ci sono ancora 4 lunghi giorni prima che l'essere umano escogiti qualche stupida sfida per diventare virale sui social network. L'ultima prova grafica che non stiamo affatto esagerando arriva dalla sensazione natalizia del momento su TikTok: registrare bambini che piangono per l'orrore mentre vedono come il Grinch entra nelle loro case per rubare i regali a Babbo Natale. quello che stai leggendo

Il Grinch, il nuovo protagonista di TikTok

La piattaforma tiktok asiatica è senza dubbio uno dei punti caldi quando si tratta di generare virale: la brevità dei suoi contenuti e l'audience maggioritaria che ha aiutano a condividere le cose molto velocemente, raggiungendo in molti casi il loro viralizzazione. Fin quasi dai suoi esordi abbiamo visto come questo abbia fatto diventare popolari video di ogni genere, da quelli che ci insegnano qualcosa di utile ad altri che pongono sfide o sfide che hanno letteralmente messo in pericolo la vita di molte persone (soprattutto giovani).

Oggi ne portiamo uno che, anche se non ucciderà nessuno, può lasciare più di un trauma infantile nel processo (per non parlare di come i diritti dei bambini vengono violati con la sua registrazione): si tratta di fare un Grinch entra nella tua casa mentre ci sono i più piccoli e guarda come prende i suoi regali da Babbo Natale. Nonostante possa sembrare uno scherzo di pessimo gusto -lo è-, più di un utente di TikTok ha creduto che si tratti di un Challenge divertente e non ha esitato a replicarlo a tal punto da essere la nuova moda del momento.

@ znell33

#il Grinch #grinch #Natale #bambinispaventati

♬ Sei un cattivo, signor Grinch - Tyler, il creatore

Nel caso non lo conoscessi, il Grinch è un personaggio immaginario (creato dallo scrittore e fumettista Dr. Seuss) apparso per la prima volta nel libro per bambini "Il Grinch che rubò il Natale", pubblicato negli Stati Uniti nel 1957. È di un essere verde e peloso, dall'aspetto sgradevole, che sebbene inizialmente abbia intenzione di rubare il Natale agli abitanti del paese del libro, alla fine impara il vero significato della festa e diventa una creatura gentile e generosa. Anche così, i più piccoli hanno una particolare riluttanza nei suoi confronti e molte volte viene presentato come l'antagonista del bonario Babbo Natale.

Il mestiere degli adulti... con i loro figli

Nonostante la questione degli adulti che mostrano i propri figli sui social network per scopi prettamente economici sia ancora un dibattito con pareri pro e contro -e no, non ci addentriamo oggi-, in questi casi difficilmente riusciamo a trovare un motivo convincente per difendere i video. Come ben sottolineato in Forbes, accumula uno dei tanti utenti che hanno deciso di farlo più di 14 milioni di visualizzazioni e più di 2 milioni di Mi piace -è il video che vi abbiamo lasciato qualche riga sopra-, però, in essi si legge solo (ovviamente) il parere di persone adulte che trovano la situazione divertente e umoristica.

Il video che mostriamo di seguito ha più di 4 milioni di Mi piace e è particolarmente spiacevole da guardare:

@mercilessgod187

#Natale #natale #signorgrinch

♬ suono originale – MercilessGod187

Forse i bambini del video hanno impiegato molto tempo per vedere l'umorismo nella "sorpresa" (o non sono nemmeno riusciti a farlo), vivendo un momento davvero spiacevole che, a seconda dell'età, può portare a conseguenze indesiderate come paure irrazionali, ansia o difficoltà a dormire, tra gli altri. Quindi, sai, prima di spaventare e ridere di tuo figlio davanti a milioni di persone, pensa due volte.


Seguici su Google News

Lascia un tuo commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *

*

*

  1. Responsabile dei dati: Actualidad Blog
  2. Scopo dei dati: controllo SPAM, gestione commenti.
  3. Legittimazione: il tuo consenso
  4. Comunicazione dei dati: I dati non saranno oggetto di comunicazione a terzi se non per obbligo di legge.
  5. Archiviazione dati: database ospitato da Occentus Networks (UE)
  6. Diritti: in qualsiasi momento puoi limitare, recuperare ed eliminare le tue informazioni.