Nomad ha già la base di ricarica wireless che Apple non è riuscita a portare sul mercato

Nomad, noto per i suoi accessori per dispositivi Apple, ha già il pad di ricarica wireless che Apple non è riuscita a fornire. IL Base Station Pro è l'AirPower fallito, forse con un'estetica meno Progettazione a Copertino ma funzionale e anche piuttosto attraente.

AirPower di Nomad

Dopo molte speculazioni e tempi di attesa, Apple ha deciso di abbandonare l'idea di lanciarla pad di ricarica wireless multiplo che ha mostrato in un keynote come anteprima. È così che AirPower è morto ed è passato dall'essere il sogno di molti utenti, perché non importa dove fossero posizionati i dispositivi, potevano essere caricati, a un guasto.

Bene, quel prodotto che non è arrivato perché non soddisfaceva gli standard Apple, forse a causa di problemi di temperatura o limitazioni che Apple non voleva assumere perché se non fosse più qualcosa di speciale, ha svegliato altri produttori che hanno raggiunto alternative. L'ultimo è stato Nomad, che con esperienza in prodotti simili di ricarica secondo lo standard Qi ora dispone di una nuova base.

Cosa abbiamo qui? Un nuovo caricabatterie Nomad?https://t.co/GYyilpp4tY#ricarica senza fili # iphone11pro pic.twitter.com/8v7UmOajO7

— Nomade (@nomadgoods) Ottobre 11, 2019

La Stazione base nomade Pro È una base di ricarica wireless simile ad altre che il produttore ha. La differenza è che puoi caricare più dispositivi contemporaneamente, indipendentemente da dove sono posizionati.

Facendo uso del Tecnologia FreePower de Aira, il dock Nomad è in grado di caricare fino a tre dispositivi. Ognuno di loro lo fa a uno Potenza massima 5W. Qui è vero che è un po 'più lento di altre basi attuali che offrono una ricarica più rapida grazie alla maggiore potenza.

Tuttavia, la ricarica wireless è sempre stata una ricarica per comodità, per alimentare la batteria mentre non la stiamo utilizzando o ci siamo semplicemente liberati un momento a casa o in ufficio.

Per ottenere la ricarica di più dispositivi contemporaneamente, sotto la superficie ci sono un totale di 18 anelli o bobine che sono quelli che consentono il trasferimento di energia con l'area di ricarica Qi di dispositivi come telefoni cellulari, orologi intelligenti o persino cuffie wireless come è già stato visto con Apple AirPods o alcuni modelli Samsung o Huawei tra gli altri.

Con un design molto coerente con il resto dei prodotti Nomad, con finiture in plastica nera e quella pelle sintetica, la base arriverà sul mercato verso la fine di novembre. Il suo prezzo, sì, non è noto per ora. Ma non scenderà sotto i 110 euro, che è quanto costa il Base Station Hub dello stesso produttore.

Per quanto riguarda il contenuto della confezione, oltre alla base, ovviamente, è incluso un cavo da USB C a USB C lungo due metri e un alimentatore da 30 W.


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